L’impianto per la produzione di compost di qualità è autorizzato a ricevere:

  • rifiuti ad elevata matrice organica (quali scarti di mense e cucine, sfalci, etc) sino a  22.500 t/anno;
  • fanghi di depurazione agroalimentare o civile o rifiuti contenenti i medesimi nutrienti sino a 2.500 t/anno;
  • materiale verde e ligneo cellulosico sino a 10.000 t/anno.

Tale sezione impiantistica è attiva a pieno regime dal Luglio 2005.

Dal trattamento del rifiuto umido derivante dalla raccolta differenziata, si ottiene un prodotto che ai sensi del D.Lgs 217/2006 è definito “ammendante compostato misto”, noto come “compost”.

L’ammendante  compostato misto prodotto da ACSR ha ottenuto
IL MARCHIO DI QUALITA’ DEL C.I.C.(Consorzio Italiano Compostatori).

Con i controlli previsti in autorizzazione sia interni che da parte degli Enti preposti (ARPA), nonché con le ispezioni periodiche per il mantenimento del marchio di qualità, è garantita la verifica dei rigorosi standard analitici conformi alla legge (DLgs. n. 217/06 e succ. modd.), i valori agronomici e l’adeguata purezza da possibili inquinanti (es. plastiche, inerti…).

L’ACSR è iscritta al Registro dei Fertilizzanti, ai sensi del D.Lgs.n. 217/06 e succ.modd., con il numero 748/07.

Il materiale puo’ essere ritirato direttamente presso gli impianti aziendali.

Compostaggio rifiuto organico

I trattamenti a cui sono sottoposti i rifiuti destinati al compostaggio, che derivano dalle raccolte differenziate, consistono nelle seguenti attività:

Preselezione rifiuto verde e triturazione: il legno e il verde (sfalci e potature), derivante dalla raccolta presso le aree ecologiche e dalla raccolta domiciliare effettuata sul territorio del bacino, viene stoccato sotto tettoia e periodicamente sottoposto ad operazioni di triturazione;

Miscelazione: il rifiuto verde di cui sopra viene addizionato in opportune quantità all’organico raccolto separatamente, al fine di formare una miscela idonea alle successive operazioni di trasformazione del rifiuto in ammendante compostato misto e così alimentato nella sezione riservata del bacino;

Biossidazione accelerata: la miscela organica viene avviata alla stabilizzazione nel bacino, ove permane per almeno 28 giorni durante i quali subisce programmati rivoltamenti ed insufflazioni di aria (v.video). Trascorso tale periodo l’organico di qualità è meccanicamente estratto e sottoposto alle ulteriori operazioni di raffinazione e maturazione;

Raffinazione: il materiale estratto dal bacino viene sottoposto ad operazioni di raffinazione (vagliatura) finalizzate ad allontanare eventuali impurità;

Maturazione: il materiale organico, raffinato, viene posto in un edificio dedicato per la successiva maturazione, della durata di almeno giorni 62, durante i quali subisce periodici rivoltamenti ed al termine della quale risulta a tutti gli effetti un ammendante compostato misto, destinabile alla commercializzazione.

Il compost

Il compost si può definire un “fertilizzante organico biologicamente stabilizzato, variamente dotato di elementi nutritivi, ricco di sostanze umide, di elevate qualità fisiche, igienicamente sicuro, esente da semi vitali di infestanti”.
Il compost oltre che in impianti dedicati su scala industriale, può essere prodotto anche a livello domestico, disponendo di una compostiera, ed utilizzando gli stessi materiali che formano il compost prodotto dall’ACSR.
Sono infatti compostabili molto dei rifiuti che produciamo nelle nostre abitazioni e che possono essere utilizzati a tal fine; primi tra questi gli scarti della preparazione degli alimenti e gli avanzi dei pasti, ma anche i fiori appassiti, le piante ornamentali da buttare anche con la terra del vaso, le foglie e le potature triturate, la segatura e gli sfalci d’erba.
La legge definisce il compost come ammendante compostato, sottolinea cioè l’effetto ammendante, di miglioramento della struttura del terreno, con conseguenze positive per quanto riguarda la sua capacità di trattenere acqua, la lavorabilità e la riduzione del compattamento in terreni soggetti a questo fenomeno. Migliora inoltre l’attività biologica del suolo, oltre naturalmente alla capacità fertilizzante, di fornire cioè elementi nutritivi alle colture, quali azoto, fosforo e potassio.

Inoltre si caratterizza per:

  • sinergia con i concimi minerali
  • lento rilascio secondo le esigenze della pianta
  • forza vecchia negli anni successivi
  • riduzione dell’inquinamento della falda acquifera
  • azione positiva sul bilancio idrico
  • riduzione delle malattie delle piante
  • stimolazione dell’attività microbica ed enzimatica
  • stimolazione dell’attività radicale

La tabella confronta le caratteristiche di un buon compost con il letame in termini di  contenuti medi percentuali sul tal quale

Ammendante Umidità Sostanza organica Azoto totale Anidride fosforica Ossido di potassio
Letame 75 20 0,5 0,2 0,7
Compost 35 30 1,2 0,5- 0,9 0,6

L’impiego dell’ammendante compostato sui terreni è sostenuto dalla stessa Regione Piemonte che prevede l’erogazione di contributi economici agli agricoltori affinché lo utilizzino proficuamente come fertilizzante organico sui propri suoli. Questi, infatti, necessitano dell’adeguato contenuto di sostanze organiche depauperate dall’uso eccessivo di concimi chimici, al fine di tornare a condurre i processi agricoli in modo ambientalmente sostenibile.

Ultima modifica Gennaio 3, 2022